Social Network - Facebook spiega come funzionano i suoi "tracking cookies" per
controllare gli utenti anche quando non sono all'interno del social
network.
Ogni volta che tu entri su Facebook o
che lo visiti senza autenticarti, ricevi un dolce biscottino online che
spiega a Facebook cosa ti piace di più. Lui ha una memoria da elefante e
tu inizi a sentirti osservato...
Nessuna dietrologia e nessun teorema complottista. Questa volta è
tutta parola di Facebook. Arturo Bejar è il capo ingegnere del social network
più famoso al mondo e spiega come funzionano i tracking cookies, i
cookies traccianti, per seguire la navigazione dell'utente anche quando
non è loggato su Facebook.
Ogni "biscottino" contiene un proprio numero "di serie", col quale trasmette a Facebook le informazioni che raccoglie sul tuo Ip,
il browser, la risoluzione dello schermo e soprattutto quali siti, con
collegamenti a Facebook, tipo plugin sociali, hai visitato.
Perchè tutto ciò? Non per pilotare la pubblicità, l'advertising, in
modo sempre più mirato. Almeno dicono quelli di Facebok. La ragione
sarebbe quella di migliorare la user-experience,
cioè di rendere più piacevole il tempo trascorso su Facebook, oltre a
controllare il funzionamento e la qualità di quell'enorme massa di
plugin sociali che permettono di importare ed esportare contenuti dal
social network con estrema facilità.
Con questa spiegazione sembra tutto chiaro, almeno tecnicamente. Ora
sai di essere monitorato, sempre, senza neppure accorgertene. E' solo
per migliorarti la vita sociale online. Ci manca solo che dobbiamo ringraziarli.
Visto su: Bloggo
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