PADOVA, 17/04/2013 – L’inviato della
trasmissione tv Le Iene, Luigi Pelazza, è stato picchiato selvaggiamente
durante la registrazione di un servizio. I fan del programma di Italia1
penseranno: avrà fatto i soliti reportage su droga e prostituzione dal
Brasile o dalla Cambogia.
E invece no, l’aggressione è avvenuta a
Padova, in corso Stati Uniti, al Centro Ingrosso Cina. Il giornalista e
la sua troupe (due autori che fungevano da operatori) hanno riportato
ferite ed escoriazioni, dopo essere stati presi d’assalto da un gruppo
di una ventina di cinesi, che s’è impossessato di una telecamera,
mandandola in frantumi.
Luigi Pelazza, l’inviato de “Le Iene” pestato da immigrati cinesi
Luigi Pelazza, l’inviato de “Le Iene” pestato da immigrati cinesi
L’antefatto. Circa un
mese fa due attori de Le Iene avevano acquistato (ovviamente senza
ricevere lo scontrino) al Centro Ingrosso Cina dieci giocattoli. Dopo
averli fatti analizzare, in sette di questi sono state trovate tracce di
italati, composti chimici che, secondo alcuni studi, risulterebbero
nocivi alla fertilità dei bambini. Ecco perché Le Iene sono tornate in
azione, nel padiglione al civico 45. «Sono entrato nel capannone dove
avevamo preso i giocattoli», racconta Pelazza, «e ho chiesto perché non
li ritiravano dal mercato. Dopo aver ricevuto alcune risposte garbate,
ci siamo ritrovati circondati da una ventina di cinesi sbucati dal
nulla».
L’aggressione. Una vera
e propria spedizione punitiva con i cinesi che, per prima cosa, hanno
puntato alla telecamera, strappandola dalle mani dell’operatore e
facendola cadere a terra. Mentre uno degli autori esce dal padiglione,
alcuni orientali saltano sopra la telecamera per distruggerla
completamente, prima che venga aggredito anche il giornalista. Un cinese
strappa dal collo la collanina a Pelazza che inciampa, cade, e mentre è
a terra viene circondato da sette ragazzi che iniziano a prenderlo a
calci. Nella colluttazione cade anche l’operatore, prima che i due
riescano ad uscire e chiamare i carabinieri. «Ce la siamo proprio vista
brutta», ammette Pelazza. «Avevo paura che qualcuno sferrasse anche una
coltellata. È stata impressionante la foga con cui venti persone si
accanite contro noi tre. Ma soprattutto è incredibile come, appena
cinque minuti dopo aver frantumato la telecamera, avevano già fatto
sparire tutti i cocci. Attorno a noi c’era anche altra gente, cinesi e
italiani, ma nessuno ha fatto nulla».
I soccorsi. Arrivano
due pattuglie dei carabinieri, che identificano e denunciano quattro
aggressori, tre uomini e una donna, per violenza privata e percosse. I
militari ritrovano anche i resti della telecamera e la riportano alla
troupe, che sta cercando di recuperare le immagini dalle schede di
memoria. Pelazza è già tornato a Milano: «Dispiace per gli 8mila euro di
danni. Il collo mi fa male forse oggi vado al pronto soccorso».
Fonte | Tutti i crimini degli immigrati e Signoraggio
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