C’è un angolo dell’Osterietta diviso a metà: da una parte i campi
asciutti, con una cascina e un capannone all’orizzonte rimasto intatto
dove sembra che lì l’alluvione non sia mai avvenuta. E dall’altra,
subito di fronte, cortili, giardini, prati ancora sommersi da uno strato
di fango e melma, nonostante ormai siano più di dieci ore che non
piove. La causa?
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