Informazione - Per spendere meno su Rc Auto e bollo sono in aumento gli italiani che
comprano automobili immatricolate all'estero, dove bollo e assicurazione
hanno prezzi più bassi: 200 euro all'anno circa, contro i 1500 euro di
media in Italia.
Il risparmio è notevole ma per evitare rischi e guai occorre essere ben informati perché non è tutto rose e fiori.
Apparentemente tutto sembra semplice: si compra una macchina con targa
straniera (preferibilmente dei paesi dell’est europeo), la si fa
intestare a una persona compiacente che ha la residenza all'estero e il
gioco è fatto.
I più furbetti, applicando tale stratagemma (del tutto apparentemente
legale a determinate condizioni), non pagano nemmeno le multe vista la
difficoltà che i verbali inviati all'estero arrivino effettivamente a
destinazione.
Praticamente una vera e propria pacchia se si considera che in Italia,
con 200 euro (questo il costo del pacchetto tutto compreso su targa
estera), si paga a malapena il bollo di una piccola utilitaria, mentre
l’assicurazione può costare fino a qualche migliaio di euro.
Senza contare che, non essendo il mezzo intestato a chi lo utilizza, si è
in grado addirittura di sfuggire ai controlli del fisco. In apparenza
una gran genialata che permette di risparmiare non poco, ma come stanno
davvero le cose?
Quello che molti tra coloro che utilizzano l’escamotage appena descritto
non sanno, è che trascorso un anno dall'acquisto, per legge l’auto con
targa estera deve per legge tornare nel paese di origine o in
alternativa essere immatricolato in Italia.
In base a quanto previsto dall’articolo 132 del Codice della strada
infatti (che è molto chiaro al riguardo), se non si rispetta tale norma
si rischia una sanzione amministrativa variabile dagli 84 ai 335 euro.
Incredibile! anche prendendo la multa si continua a risparmiare. Ma il
rischio più grosso è un altro: i veicoli con targa estera, essendo già
assicurati, potrebbero avere una polizza tarocca, falsa o risalente ad
una compagnia assicurativa non autorizzata ad operare in Italia.
In questo caso si rischia grosso poiché, in caso di controlli da parte
degli organi preposti (Vigili Urbani, Carabinieri, Polizia, ecc), sul
territorio italiano, il conducente del mezzo è considerato alla stregua
di un automobilista non assicurato, con tutte le conseguenze che ciò
comporta.
Senza contare che, se si dovesse provocare un incidente stradale, i guai sarebbero ben peggiori.
Fonte: retenews24.it
Nessun commento:
Posta un commento