E' entrato in vigore il 15 ottobre 2014 il nuovo libretto che
riguarda tutti gli impianti termici, ovvero caldaie e sistemi di
riscaldamento, climatizzatori, impianti solari, etc. Oltre
all'efficienza degli impianti, la nuova norma prevede un check up
completo per verificare sicurezza, salubrità e igiene degli impianti.
Domotecnica, società attiva nel settore dell'efficienza energetica, ha
pubblicato un vademecum che cerca di rispondere alle domande dei
consumatori.
A partire dal 15 ottobre 2014, e secondo le scadenze di manutenzione degli impianti già regolamentate da ogni Regione, tutti i cittadini si dovranno dotare di libretto d'impianto,
affiancando quello vecchio che però non va buttato.
Dovranno esserci in ogni abitazione due libretti: uno per il rapporto
sull'efficienza in cui vanno registrate le prestazioni degli impianti, e
uno per i controlli e manutenzioni per garantire la sicurezza e la
salubrità dell'impianto.
Chi sarà il responsabile dell'impianto?
Tanto per il riscaldamento come per la climatizzazione, il responsabile
dell'impianto sarà l'occupante dell'abitazione a qualunque titolo,
proprietario o inquilino, o l'amministratore per i condomini con
riscaldamento centralizzato.
Il pagamento dei controlli ed eventuale manutenzione spetta al
responsabile dell'impianto.
La scelta del manutentore
Per i nuovi controlli di sicurezza, bisogna rivolgersi a manutentori o
installatori in possesso dei necessari requisiti di legge (lettere c, d
ed e del decreto 37/08, ex 46/90), abilitati per operare su impianti di
riscaldamento, climatizzazione e idrosanitari, capaci di realizzare,
manutenere e controllare cisterne e condutture di gas allo stato liquido
o aeriforme all'interno degli edifici.
Costo dei nuovi controlli sugli impianti termici
Il manutentore eseguirà un controllo e un'eventuale manutenzione,
verificando le funzionalità dell'impianto, il rendimento e la salubrità,
non solo caldaie e generatori di caldo o freddo, ma ogni componente
dell'impianto termico.
Solitamente un intervento di controllo su un impianto domestico costa
tra i 100 e i 120 euro; adesso con l'aggiunta dei controlli previsti dal
nuovo libretto, una famiglia con una caldaia collegata a 4/5 caloriferi
ed un impianto di climatizzazione con 2 o 3 split spenderà in media 200
euro.
Cosa succederà se non vengono effettuati questi controlli?
E' prevista una sanzione, che parte dai 500 e arriva ai 3.000 euro, per i
cittadini che non rispetteranno le nuove norme. Inoltre, l'installatore
che comunica in maniera inesatta o incompleta l'esito del controllo è
soggetto al pagamento di una multa che va dai 1.000 ai 6.000 euro.
Ogni quanto devono effettuarsi questi controlli?
La periodicità dei nuovi controlli sarà decisa dalle singole Regioni e va dai 2 ai 4 anni.
(Fonte) (Per saperne di più)
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