mercoledì 3 aprile 2013

Poliziotto si suicida davanti ai carabinieri assillato ai debiti, crolla dopo cartella Equitalia

E' successo a Triggiano, nel Barese. Ha annunciato il suo gesto al 112 e ha lasciato un biglietto per spiegare il suo gesto L'uomo soccorso dai militari è stato trasportato in ospedale dove è morto poche ore dopo il ricovero




TRIGGIANO - E' morto dopo essersi sparato un colpo alla testa con la pistola di ordinanza davanti alla caserma dei carabinieri, a Triggiano. E' la tragica fine di Nicola Rutigliano un agente della Polizia di 43 anni in servizio al commissariato "San Nicola" di Bari vecchia. L'arrivo a casa di una cartella di Equitalia lo avrebbe esasperato fino al punto di decidere di uccidersi. E' quanto emerge dagli accertamenti investigativi in corso da parte di polizia e carabinieri sulla morte dell'uomo, crollato sembrerebbe dopo l'ultima tegola piombatagli addosso. Il poliziotto pare fosse assillato dai debiti e, quindi, non sarebbe riuscito a sopportare l'arrivo di nuove richieste di denaro da parte di Equitalia.


L'uomo aveva annunciato la sua decisione con una telefonata al 112. Poi, poco prima di mezzogiorno, a bordo della sua Seat Alteta grigia, ha raggiunto la sede dei carabinieri di Triggiano e si è sparato alla testa. Sentito il colpo di pistola, alcuni militari sono usciti dalla caserma e hanno trovato l'uomo nell'automobile in fin di vita. A quel punto, senza attendere l'arrivo del 118, lo hanno trasportato con un'auto di servizio all'ospedale Di Venere a Carbonara di Bari, dove è morto dopo il ricovero.

Il poliziotto prima di tentare il suicidio ha lasciato un biglietto in cui raccontava delle difficoltà economiche che 
stava attraversando nell'ultimo periodo. Secondo le testimonianze dei colleghi, l'agente, soffriva anche di problemi di salute. Solo poche ore prima, sempre in Puglia, a Polignano, una donna di 25 anni, operaia, si è lanciata sotto a un treno dopo aver parcheggiato la sua auto non lontano dai binari.

"Un bravo ragazzo, tranquillo, riservato": così i colleghi descrivono la vittima di questo ennesimo dramma della disperazione. Sono assiepati a gruppetti davanti all'obitorio dell'ospedale Di Venere dove i familiari dell'uomo vegliano la salma. Nicola Rutigliano, separato, con un figlio, lavorava - secondo quanto si è saputo - negli uffici amministrativi del commissariato di polizia 'San Nicola'nella parte storica di Bari. A Triggiano, ad una decina di chilometri dal capoluogo pugliese - sempre secondo alcune indiscrezioni - pare vivesse insieme con la nuova compagna.

Fonte | Bari Repubblica

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